La meraviglia. Quante volte vi capita di provare meraviglia? A me spesso. Una cosa di cui vado fiera è che ancora riesco a meravigliarmi come una bambina. Questo purtroppo può accadere nel bene o nel male, ma è un altro discorso. La meraviglia è qualcosa che riempie, che ti fa sentire subito bene. E’ qualcosa di fronte alla quale non hai abbastanza parole, è qualcosa a cui difficilmente ti abitui. io provo meraviglia soprattutto quando viaggio. E provo meraviglia quando mi ritrovo di fronte al mare della mia Isola. Nonostante lo conosca, lo viva, ogni volta che lo vedo arriva la meraviglia. Questa volta le cose non sono andate diversamente e alla meraviglia si è aggiunta anche la gioia di aver raggiunto un luogo un po’ inaccessibile, una spiaggia che si può raggiungere solo a nuoto e da terra, Cala Goloritzé.


Vi basterà fare una piccola ricerca su Google per capire di cosa sto parlando. Un paradiso, non esagero. Una piccola spiaggia bianchissima, in mezzo alle rocce, circondata da un mare di un azzurro senza fine, incastonata in una delle zone più selvagge della Sardegna. Non ci si arriva in macchina, no, l’arrivo te lo devi conquistare attraverso la montagna. Tre chilometri di camminata, che parte dall’altopiano di Golgo, lungo il sentiero del Baccu Goloritzé, che conduce alla piccola spiaggia tanto amato da tutti. E pensare che sino agli anni ’80 le uniche persone che la frequentavano erano gli appassionati di free climbing. Oggi non è più così e nonostante la lunga camminata e il fatto che i gommoni possano ormeggiare a 300 metri dalla riva, la spiaggia è letteralmente presa d’assalto. Questo certamente toglie un po’ del suo fascino all’arrivo, ma il fatto che ora sia a numero chiuso la rende un tantino più vivibile.
Non era certo la mia prima volta in questa parte della costa orientale sarda, la tappa è quasi obbligatoria, ogni anno, ma era la mia prima volta nella spiaggia di Cala Goloritzé. Ho sempre fatto il classico giro in barca, che consiglio vivamante, che parte da Arbatax, Santa Maria Navarrese o Cala Gonone, e permette di vedere questo lato di costa, accessibile quasi solo dal mare e caratterizzato da montagne che cadono a picco sul mare e insenature con spiagge bianchissime. Le calette sono una più bella dell’altra, da Cala Luna a Cala Biriola, Cala Gabbiano e Cala Marioulu, dovete visitarle tutte.
Questa volta l’obiettivo era un altro, una piccola sfida, considerato che abbiamo deciso di includere anche i bambini in questa piccola esperienza. Il percorso è semplice e non particolarmente faticoso, i nostri piccoli eroi sono riusciti nell’impresa e l’hanno conclusa in grande stile, senza neanche una lamentela e se ci sono riusciti loro seienni, possono tutti.
La partenza è dal parcheggio nell’altipiano di Golgo, che si raggiunge in macchina da Baunei, seguendo le indicazioni per Cala Goloritzé. Da qui, una volta pagato il biglietto di ingresso di sei euro, si può accedere al percorso che conduce alla spiaggia. Importante da quest’anno la spiaggia è a numero chiuso, massimo 250 persone, per accedere è necessario prenotare. Vi consiglio di farlo qualche giorno prima e di non presentarvi lì senza prenotazione, potreste rischiare di non entrare. La prenotazione si può fare comodamente utilizzando l’applicazione Heart of Sardinia.












La camminata non è troppo faticosa, ci si immerge in un bellissimo scenario in mezzo a boschi di olivi e lecci che spuntano dalle rocce, ma la cosa più bella sono gli scenari che ti si aprono davanti, da cui ogni tanto in lontananza si scorge il mare. Le cicale e i grilli saranno i vostri compagni durante la discesa. Fermatevi ogni tanto a contemplare il paesaggio. Non preoccupatevi se vedrete qualche maiale selvatico seguirvi per un pezzo di strada, sono innocui. E se sarete fortunati potrete avvistare anche qualche aquila. Gli alberi fanno da riparo al sole che durante la mattina si fa sempre più insistente, ma ad un certo punto, lo sentirete, inconfondibile, il rumore del mare. E vi si parerà davanti in tutto il suo splendore. Ed eccola lì, la meraviglia.




Qualche consiglio per la discesa a Cala Goloritzé
Anche se il percorso è abbastanza facile, ricordate di vestirvi in maniera adeguata e di portare con voi acqua in abbondanza, almeno due litri a testa e viveri, una volta arrivati in spiaggia non troverete nessun bar ad accogliervi. Non dimenticate l’abbigliamento, state andando al mare, certo, ma è importante avere delle calzature adeguate. Non avventuratevi con le infradito.
Per il ritorno potrete anche organizzarvi con una delle compagnie di trasporto che si trovano nei porti di partenza delle gite. Ma attenzione, il gommone non si può avvicinare sarete voi a dover andare da lui, uscendo dalla zona delimitata dalle boe. Si tratta di scalare qualche scoglio, niente di impossibile, ma l’attracco del gommone non è semplice, bisogna letteralmente prenderlo al volo.
Se volete vivere l’avventura completa, vi consiglio di dormire direttamente sull’altipiano di Golgo. Il Rifugio offre diverse soluzioni, dal campeggio, ai bungalow, alle camere d’albergo. Sarete immersi nella natura, in mezzo agli animali, un posto meraviglioso.