Come sarà il Natale 2020? Dicembre è iniziato da pochissimo, ma questa domanda ce la stiamo facendo tutti già da un po’.
E’ strano questo Natale 2020 e l’idea di passarlo diversamente, magari un po’ più soli, spaventa. Spaventa il pensiero che si possa perdere l’ultima occasione che si ha di passarlo tutti insieme, spaventa non poter vedere le persone care, spaventa perché è diverso e i cambiamenti, fondamentalmente, non ci piacciono, non a Natale.
Il Natale è la festa per eccellenza, quella che aspettiamo tutto l’anno, quella dove ci piace rispettare le tradizioni. Io ne ho sempre avuto tante di tradizioni a Natale, con il tempo sono cambiate, ne ho create di nuove e aggiunte di vecchie provenienti da altre famiglie, ma il rispetto di queste sono rimaste sempre intatte. Natale è famiglia, magia, atmosfera. Questo anno ci ha messo a dura prova e ora la paura che ci rubi anche i Natale è sempre più pressante. Sicuramente il Natale 2020 non sarà come l’abbiamo sempre vissuto. Come sarà?
Sbirciando un po’ dai nostri vicini, ho scoperto che il governo inglese ha decretato che, dal 23 al 27 dicembre, sarà consentito formare delle Christmas Bubble, letteralmente delle bolle di Natale, in cui stare in sicurezza con poche persone. Un’immagine quanto meno festosa, per dettare le regole di comportamento. Ognuno ha il diritto di comporre la sua bolla sociale, cioè scegliere le persone con cui si riunirà in questi giorni di festa, avendo cura di tenere la propria Christmas Bubble il più ristretta possibile. Le Christmas Bubble non si possono mischiare tra di loro, ovviamente, e si vedranno solo le persone all’interno della stessa bolla. Razionalmente è tutto accettabile, certo, ma ho provato a comporre una ipotetica bolla di Natale e più ci penso, più si trasforma in un buco nero. Ma sappiamo che deve vincere il buon senso.
Come sarà il nostro Natale? Avremo anche noi le nostre bolle? Il 2020 ci sta sicuramente insegnando a non aspettarci nulla e non fare progetti a lungo termine. Le nostre vite sono legate all’andamento delle curve dei contagi. Non sappiamo se potremo riunirci, non sappiamo se potremo vedere le persone che stanno lontane. Sappiamo che ci sarà concesso di fare shopping, quello sì. Per tutto il resto brancoliamo nel buio. E allora proviamo ad immaginarlo questo Natale 2020.


Io ho immaginato un Natale 2020 un po’ più lungo, che non inizia e finisce il 25. Un Natale suddiviso in più giorni, dove magari non si starà sempre tutti tutti insieme, ma dove si può cercare di evitare di lasciare sole le persone che non riceveranno le visite dei loro parenti, perché lontani. Ci saranno tante videochiamate, entreremo a casa di tutti con le nostre videocamere per vedere i resti delle tavole imbandite e farci gli auguri. Ci saranno tanti e diversi, senza assembramenti ma ci saranno, brindisi all’aperto, di giorno con il sole, con gli amici. Si faranno regali per il quale non sarà necessario vedersi di persona per lo scambio o si affideranno qualche giorno prima a coloro a cui vogliamo far arrivare un nostro abbraccio virtuale. Li sistemeremo tutti sotto l’albero e li apriremo insieme il 25 o il 24 notte. Ognuno da casa sua, dopotutto, questo l’abbiamo imparato, non dobbiamo per forza vederci per sentirci vicini.


Ma sapete una cosa? Il mio Natale già l’anno scorso è stato stravolto, dilaniato e sconvolto ed è stato però il più bel Natale della mia vita. Anche se non eravamo tutti insieme, anche se ho avuto molta paura, ho provato anche tanta, tanta gratitudine e felicità. E se possiamo scegliere se finire quest’anno disastroso con serenità, ben venga anche la bolla sociale di Natale. Ci saranno altri anni per festeggiare Natale come sempre. Quest’anno creiamoci la nostra Christmas Bubble e facciamoci tante, tantissime videochiamate sotto le luci dei nostri alberi, sono certa che anche questo lo ricorderemo per sempre.