Adoro i panini. Diciamolo chiaro, la vita è più bella tra due pezzi di pane.
Io sono una di quelle che non si riempie mai il piatto. Amo le piccole porzioni. Quelle che ti fanno venire voglia di provare qualcos’altro o di continuare ad immergerti nella delizia che stai mangiando. Sono golosa, ormai questo è un dato di fatto e appurato a livello scientifico. Il cibo ha su di me un fascino particolare e adoro provare di tutto. O meglio, alle cavallette non ci siamo ancora arrivati, ma ci sto lavorando.
Quando stavo organizzando il mio viaggio nei Paesi Baschi mi sono detta che una parte consistente del budget della vacanza sarebbe finito in cibo. No, non avevo chissà quale intenzione battagliera e non volevo trascorrere una settimana seduta al tavolo di un ristorante o di una trattoria. Ma nei Paesi Baschi amano mangiare e mangiare bene. Hanno la più alta concentrazione al mondo di ristoranti stellati pro- capite. Uno addirittura si trova dentro il Guggenheim. Da qui è arrivato il mio timore di lasciare una fortuna al cameriere ogni qualvolta avrei dovuto cibarmi.
La realtà è ben diversa. E, se è vero che è stato per me uno dei viaggi più golosi e deliziosi, mangiare a Bilbao si è rivelata un’avventura gustosa, ma anche a buon prezzo. Quasi sempre, per lo meno.
Ed ecco quindi che vi voglio lasciare una lista di posticini dove mangiare a Bilbao e dintorni e farvi venire l’acquolina in bocca alla vista di queste minuscole creazioni di cui i Baschi vanno tanto fieri.
Mangiare a Bilbao: non tapas, ma pintxos
Partiamo da un semplice presupposto: in Spagna esistono le tapas, qui, nei Paesi Baschi, ci sono i pintxos. A prima vista, uno potrebbe pensare che siano la stessa cosa. In fondo, ci si è abituati alla forte indipendenza linguistica e culturale di questa particolare regione iberica. Ma guai a fare confusione. Se a Madrid, infatti, trovate piccole porzioni di un piatto che magari potete ordinare anche in versione “normale” (da tapa a ración, per intenderci), qui il pintxo è una piccolissima opera d’arte. Si tratta di vere e proprie ricette in miniatura, accompagnate a volte da una fetta di baguette e tenute insieme da uno stecchino. Questo perché è lo stecchino a dare il nome ai pintxos e spesso li troverete proprio così, i tradizionali pintxos, quelli casalinghi e delle vecchie trattorie di un tempo.
I pintxos classici
I bilbaini adorano trascorrere le serate, saltando da un pintxo all’altro, accompagnati da una birra ghiacciata o da un bicchiere di vino. Il più famoso nei Paesi Baschi è il txacolì: buonissimo, fermo, bianco e un bicchiere non vi costerà mai più di 1,80 euro.
Anche i pintxos di per sé, se vi accontentate di quelli già pronti e più classici, hanno un prezzo abbordabilissimo: non oltre due o tre euro. A conti fatti, immaginate quanti ne vorrete provare. Il limite sta solo nella vostra pancia.
Tra i classici troverete quelli con le crocchette o le tortillas ripiene di qualsiasi cosa vi venga in mente: dalla più tradizionale tortilla de patatas y cebollas, a quelle rimpinzate di jamon y queso o funghi. E poi le mini baguette di prosciutto, buono solo come lo sa essere in Spagna, e i pimientos rojos che sembrano avere un posto particolare nelle cucine iberiche.
Poi ci sono i pintxos famosi, quelli che non possono mancare quando si tratta di mangiare a Bilbao o nei Paesi Baschi in generale. C’è l’uovo sodo con il gambero. E poi, c’è la Gilda, che pare essere il primo pintxo della storia e si ispira al celebre personaggio di Rita Hayworth: come lei, è forte, piccante e acido. Un insieme di sapori che provengono dai suoi elementi: acciughe del Cantabrico, peperoncini e olive verdi. Provatelo, non ve ne pentirete.
I migliori pintxos di Bilbao: Gure Toki
Di pintxos ne ho provati tanti. Nei bar, durante una pausa in passeggiata, a Gatzelugatxe, dove troverete un rifugio pronto a darvi ristoro dopo la lunga passeggiata verso San Juan.
Tutti buonissimi, tutti deliziosi, ma mai come quelli di Gure Toki, un semplice locale che si affaccia, come tanti altri, nella Plaza Nueva di Bilbao, ma che nasconde un vero e proprio tesoro gastronomico. Qui, infatti, potrete gustare i semplici, ma fantastici pintxos da barra, ma non solo. Iniziate però con quelli, perché non provarli è un peccato mortale. Potete sceglierli direttamente dal bancone.
A quel punto chiedete il menù e preparatevi per fare il vostro ingresso in Paradiso. Da Gure Toki si capisce come i pintxos siano davvero differenti dalle tapas. Ed è qui che le mini ricette si trasformano in bontà assoluta. Chuletas, costine di maiale che si sciolgono in bocca, piccolissime melanzane ripiene di carne e ricoperte da formaggio filante. Raramente ho mangiato così bene in vita mia.
Queste hanno un costo più elavato, anche sette o otto euro. Ma il prezzo è ripagato dall’esperienza culinaria che avrete. Solo un avvertimento: preparatevi a lunghe file di attesa per un tavolo.
Gure Toki, Plaza Nueva – 12. Instagram – Facebook
Mangiare a Bilbao: i ristoranti
Ovviamente mangiare a Bilbao non significa mangiare solo pintxos. Vi ho avvertito subito che qui si trovano tante stelle Michelin e, anche quando non vi troverete in ristoranti stellati, sappiate che il conto salirà. E rispetto all’Italia, a parer mio, è un pelino più salato.
La mia prima esperienza in ristorante, in realtà, l’ho avuta a Vitoria – Gasteiz, dove mi sono trovata catapultata indietro nella storia. El Portalón, infatti, è una vecchia locanda, un edificio storico, in cui avventori e mercanti si ritrovavano per cercar rifugio e alloggio per la notte. Li ho immaginati, in un’atmosfera fumosa e chiassosa, con le carrozze e i cavalli parcheggiati fuori, con un bicchiere di vino in mano e la stanchezza della giornata addosso.
In realtà ora si tratta più di un ristorante elegante e a tratti romantici, tradito solo da alcuni dettagli, come le grosse travi a vista e gli ambienti alti e ampi. Il menù qui è quasi tendenzialmente di mare, come vuole la tradizione basca. È il merluzzo e le sue varianti che prendono il sopravvento: qui, nella Spagna settentrionale merluzzo e baccalà sono un affare serio. Li potrete gustare al Pil-Pil, ricetta tradizionale che prevede una salsa bianca o semplici, con le verdure e cotti in forno. Anche il granchione al forno è tipico: buono, ma c’è di meglio.
Devo dire che è stata una cena nella media. La materia prima era fresca, ma sono abituata ad altri sapori di mare e questi non mi hanno lasciato a bocca aperta. Credo cerchi di essere un ristorante di alta fascia, senza riuscirci davvero. E questo lo si vede più nel servizio che nelle portate stesse: un wannabe dell’alta ristorazione, per intenderci. Comunque una serata gliela dedicherei, soprattutto per l’atmosfera.
El Portalón – C/ Correría 151 , CP 01001 Vitoria -Gasteiz
Altro ristorante fuori Bilbao che ho avuto modo di provare è quello del villaggio dei pescatori di Getxo, il Karola Etxea.



Carino, con un’atmosfera marinara graziosa. Con quei suoi colori bianchi e blu e i suoi piatti di mare. Anche in questo caso preparatevi a pagare un po’: quando si tratta di pesce il conto sale. Quello che mi ha colpito maggiormente è stata la corona di polpo, una variante del nostro classico polpo con patate, ma con l’aggiunta dell’uovo e del jamon serrano. Ma devo dire che qui, al Karola Etxea, si mangia bene: ricette semplici e della tradizione. E, tra la rana pescatrice e le capesante, ho vissuto un pranzetto davvero delizioso.
Karola Etxea – Calle Aretxondo nº22 Puerto Viejo- Getxo
Altro indirizzo da segnare, questa volta nel cuore del Casco Viejo di Bilbao, è quello di Kasko.
Mi sono letteralmente innamorata, oltre che scofanata una quantità enorme di cibo. Kasko vuole essere un misto di tradizione e innovazione. Di quelle cose che piacciono tanto a me, insomma. Dalle patate servite con le salse tipiche spagnole, alle crocchette di porri e pistacchio, fino ad arrivare al fegato saltato alla piastra con l’Idiazábal, un formaggio locale dal sapore forte e intenso. Chiedetemi se sono stata felice.
Kasko – Andra Maria Kalea, 16, 48005 Bilbao
La Ribera, tutti al mercato
Ovviamente la mia deformazione professionale non poteva tenermi lontana dal mercato. Vabbè, ogni volta che mi trovo in un Paese straniero, devo fare un giro anche nei supermercati… è più forte di me. Però il mercato ha tutto un altro sapore. Quello di Bilbao, il mercato della Ribera ha una storia particolare. Non ha origini molto antiche, ma è stato ricostruito più volte nel corso degli anni e ha soppiantato quella che un tempo, nel Medioevo, era la zona dedicata ai mercanti e agli scambi commerciali. Si tratta oltretutto di uno dei mercati municipali coperti più grande d’Europa, con 10.000 metri quadrati ospita quasi 200 punti vendita, divisi per categoria.
Ad oggi è un luogo molto pulito e ordinato, diverso dai mercati che ho visto in giro nei miei viaggi e durante le giornate lavorative. Non so però se questo sia dovuto al periodo particolare che stiamo vivendo, quindi con ingressi limitati e scaglionati.
Anche qui è possibile fermarsi per una pausa pranzo. E questa è un’altra di quelle cose che adoro dei mercati: il poter mangiare in loco. Non ci sono chioschi adibiti al consumo diretto, ma c’è un’area dedicata al cibo. Pintxos di ogni tipo, tortillas, carne: c’è ogni cosa il vostro palato voglia suggerirvi. E al pari dei box, anche la zona food è estremamente pulita ed ordinata. E visto che, qui a Bilbao, il cibo è sacro, troverete pure una scuola di cucina. Meglio di così?
Ribera – Erribera Kalea, 20
Questo in breve (o quasi) il mio racconto sull’esperienza del mangiare a Bilbao. Io sono sicura che un po’ di fame vi è venuta!