La vita è un gomitolo di lana che si dipana tra le grinfie di un gatto dispettoso.
Una tazza tra le mani di caffè nero bollente. Una fetta di torta alle mele al profumo di cannella. Il mare del nord. Un maglione di lana grossa che avvolge quasi a far scomparire il corpo. É così che immagino il mio inverno. Immerso in temperature che sogno ogni qualvolta chiudo gli occhi e qui da me l’inverno somiglia più ad una primavera, a tratti tiepida e a tratti sfacciata.
Un po’ le invidio Elisa e Laura. Loro che possono farsi toccare dalla lana morbida, fino quasi a sentirne l’essenza. Che riescono ad avere un rapporto esclusivo con essa. Perché Elisa e Laura con la lana sono andate oltre e l’hanno messa al centro di un progetto bellissimo. Quello di due donne, incontratasi per caso e affette da una passione comune. Un amore che vede serate con i ferretti in mano e gomitoli di lana che invadono il salotto di casa.
Elisa e Laura le ho conosciute per caso. Complice un pezzo di vita che Elisa ha trascorso qui, nella mia Isola, in Sardegna. No, non ci siamo mai incontrate, Elisa ed io. Ma il bello della rete è che collega le persone e a volte si fanno belle scoperte.
Elisa e Laura sono Morbidi Intrecci. O meglio, Morbidi Intrecci è il progetto creativo di Elisa e Laura. La successione sintattica decidetela voi, ma a me piace pensare che le persone si identifichino con i loro progetti, quasi a perdersi l’uno nell’anima dell’altro. In fondo, soprattutto quando si parla di creatività, il bello è proprio questo.



Se mi metto a ricordare i primi tempi del blog o quando Monica ed io abbiamo pensato di metterlo su, beh, mi viene da pensare che, a parte una lunghissima e ventennale amicizia, non c’era una qualche passione “lavorativa” in comune che ci unisse. Eravamo semplicemente due donne che avevano condiviso un lungo pezzo di vita, che si volevano bene e si conoscevano l’una con l’altra alla perfezione. Ecco, la storia di Elisa e Laura inizia al contrario. Due giovani donne, sconosciute, che per la maggior parte del tempo avevano vissuto ignorando l’una il trascorso e la quotidianità dell’altra, ma che erano, in qualche modo, unite da una passione forte e particolare. Quella per la lana e la sua lavorazione. E complice fu proprio quella passione. E un corso per imparare a fare la maglia. Sì, lo so, sembra quasi il racconto di una favola tradizionale. I ferretti, la lana. Mancano solo gli gnomi e la casetta in mezzo al bosco. Ah, no. Ci sono anche quei dettagli. Per lo meno, la mia fantasia mi ha portato ad immaginarle così.
Morbidi intrecci nasce in questo modo. Da un corso e da una passione. Laura aveva un’eredità da portare avanti. Quella della nonna e della mamma. Elisa voleva imparare, forse spinta da quella creatività che continuava a sussurrarle all’orecchio di smuovere un po’ le acque.
Elisa e Laura sono nate e cresciute in un territorio bellissimo, la Franciacorta, tra Brescia e il lago d’Iseo. E io, quei luoghi lì, li ho sempre e solo immaginati scroscianti di buon vino e di colline sinuose. Loro, invece, si sono messe a sferruzzare. Come facevano le nostre nonne tante tempo fa. Come facevano anche le mie zie e mia madre. Io ci ho provato, quando ero piccola. Ho abbandonato ancora prima di imparare. D’altronde le mani non sono la mia forza creativa. Per Elisa e Laura le cose sono andate diversamente. E durante quel corso di maglia hanno pensato “perché no? Perché non provarci?!”. Ed ecco che quasi un anno fa prende vita Morbidi Intrecci, un progetto che vede i ferretti di Elisa e Laura sempre più impegnati a realizzare splendidi, sofficissimi e coloratissimi berretti di lana. Per grandi e piccini. E qui sì che arrivano gli gnomi!
Adoro ascoltare le storie di donne che hanno deciso di mettersi in gioco e coltivare qualcosa di bello. E mi piace vedere come personalità tanto diverse riescano a depositare in un progetto comune peculiarità e caratteristiche, che diventano una forza motrice in grado di creare bellezza. Questa è una di quelle storie. Perché Elisa e Laura sono donne molto differenti tra loro. Elisa è un vulcano. É energia che si muove velocemente. Laura è più pacata e con i piedi ben piantati a terra. Insieme sono alchimia magica.
I loro cappelli di lana peruviana nascono da serate fatte di chiacchiere e mani svelte che scorrono sui ferri. Dalla ricerca di materiali pregiati, che accarezzano la testa e la coccolano come un pomeriggio di fronte al camino acceso. E, a sentirle parlare e raccontarsi, c’è anche tanta emozione dentro le loro creazioni. Emozione, mista quasi ad un senso di paura e di timidezza. Perché quando un progetto nasce c’è sempre l’ansia di vederlo naufragare. Di non esserne all’altezza. Di non essere ancora pronte. Visto però il successo di Morbidi Intrecci, credo davvero che queste due giovani donne della Franciacorta abbiano fatto la scelta giusta puntando sulla lana.
Certo, c’è un grande lavoro e una grande fatica dietro. Le loro creazioni, ovviamente, sono realizzate a mano e quasi sempre su misura. Non hanno una rete commerciale a far loro da sostegno. C’è Instagram. Ci sono i rapporti personali e quelli creati in rete. Ci sono i mercati dell’handmade. Presi con calma e circospezione, che appunto spesso il timore è quello di giocare una partita troppo grande. Ci sono le giornate torride e assolate di agosto, con una valigia in mano per proporre ai concept store un sogno fatto di lana. C’è la voglia di farcela.
E poi ci sono gli gnomi. Ricordate, vero, gli gnomi di questa storia? Elisa, oltre ad essere un vulcano, è anche una mamma. E quando una è brava a creare le cose con le proprie mani, è normale che i primi a vederne gli effetti siano proprio gli gnomi di casa. É per questo che le loro creazioni sono dedicate al mondo degli adulti, ma anche a quello dei più piccoli. E, soprattutto in questo caso, vengono realizzate su misura per dar modo a tutti di aver il cappello di lana perfetto. Ah, la lana vi dà fastidio? Sappiate che questa è solo una leggenda. Perché la lana vera, quella pregiata, in realtà è semplicemente una coccola che scalda e avvolge. É un modo per farsi un regalo e lasciarsi abbracciare da un rincorrersi di morbidi intrecci.